Il Topo di campagna e il Topo di città, Esopo

Il Topo di campagna e il Topo di città

Esopo

 

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C’era una volta un topino che viveva in città, e che un giorno decise di fare una gita in campagna. Era stufo della vita frenetica che faceva ogni giorno e voleva rilassarsi un po’ tra i prati verdi e all’ombra di qualche grande albero. Mentre riposava tranquillo, passò di lì un topino di campagna. – Buongiorno – gli disse il topino di campagna. – Buongiorno a te! – rispose il topino di città. – Sei di queste parti? – Certamente, abito con la mia famiglia un po’ più in là, vicino a quel boschetto. – Come ti invidio… – gli disse il topino di città – tu stai qui tranquillo e sereno senza preoccupazioni, io invece devo correre tutto il giorno di qua e di là per non farmi prendere! – Ma scusa, tu da dove vieni? – chiese incuriosito il topino di campagna. – Vengo dalla città. – Ma allora sei tu quello fortunato! Lì in città avete tutte le comodità del mondo e anche cibo in abbondanza! Qui ci sono periodi in cui si fa la fame… – Guarda amico mio, ti propongo uno scambio. Io vengo a vivere qui in campagna e tu vai a vivere da me in città, ci stai? – Va bene, ci sto! – rispose tutto contento il topino di campagna. E così i due si avviarono alle rispettive nuove case. Al topino di città non sembrava vero di poter finalmente stare tranquillo per un po’, senza dover correre dalla mattina alla sera. Per il topino di campagna, il solo pensiero di avere una dispensa piena di cibo, da poter usare a proprio piacimento, era più di un sogno che si realizzava. Il topino di città, all’inizio, trovava anche divertente il dover andare a caccia ogni giorno di un piccolo pezzo di formaggio o il doversi ingegnare su come raccattare una briciola di pane. In città aveva messo su grasso in abbondanza e aveva un po’ di pancetta da smaltire. #esopo #favola #favole #fiaba #fiabe #topo #campagna #città #topino #lettura #leggere #leggendo #matteoravagnati #loraccontoaltg1 #iorestoacasa #banbino #bambina #bambini #storia

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C’era una volta un topino che viveva in città, e che un giorno decise di fare una gita in campagna.
Era stufo della vita frenetica che faceva ogni giorno e voleva rilassarsi un po’ tra i prati verdi e all’ombra di qualche grande albero.

Mentre riposava tranquillo, passò di lì un topino di campagna.
– Buongiorno – gli disse il topino di campagna.
– Buongiorno a te! – rispose il topino di città. – Sei di queste parti?
– Certamente, abito con la mia famiglia un po’ più in là, vicino a quel boschetto.
– Come ti invidio… – gli disse il topino di città – tu stai qui tranquillo e sereno senza preoccupazioni, io invece devo correre tutto il giorno di qua e di là per non farmi prendere! – Ma scusa, tu da dove vieni? – chiese incuriosito il topino di campagna.
– Vengo dalla città.
– Ma allora sei tu quello fortunato! Lì in città avete tutte le comodità del mondo e anche cibo in abbondanza! Qui ci sono periodi in cui si fa la fame… – Guarda amico mio, ti propongo uno scambio. Io vengo a vivere qui in campagna e tu vai a vivere da me in città, ci stai?
– Va bene, ci sto! – rispose tutto contento il topino di campagna.
E così i due si avviarono alle rispettive nuove case.

Al topino di città non sembrava vero di poter finalmente stare tranquillo per un po’, senza dover correre dalla mattina alla sera. Per il topino di campagna, il solo pensiero di avere una dispensa piena di cibo, da poter usare a proprio piacimento, era più di un sogno che si realizzava.
Il topino di città, all’inizio, trovava anche divertente il dover andare a caccia ogni giorno di un piccolo pezzo di formaggio o il doversi ingegnare su come raccattare una briciola di pane. In città aveva messo su grasso in abbondanza e aveva un po’ di pancetta da smaltire.

Pubblicato da Matteo Ravagnati

Nasco il 14 novembre 1994 a Sesto San Giovanni. Dal 2008 suono organo e pianoforte. Nel 2013 mi diplomo in Scienze Sociali. Studio Sociologia all'Università di Milano-Bicocca. Nel 2014 pubblico "Ri-cercando la felicità", nel 2015 "E oggi, come stai?" e "Come un fiore un po' appassito".

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